L’intersezione fra i ruoli del compositore, dell’interprete e del direttore dell’esecuzione nell’improvvisazione degli anni Sessanta e Settanta del Novecento: l’esempio di Individuum- Collectivum di Vinko Globokar (1979-)
Abstract
Il presente articolo affronta il tema dell’intersezione fra i ruoli del compositore, dell’interprete e del direttore nella musica contemporanea, in particolare nell’improvvisazione degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Dopo aver ricordato le principali tendenze americane ed europee che, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, portano i musicisti all’indeterminazione formale, il testo si concentra sulla poliedrica figura di Vinko Globokar, ad un tempo compositore, strumentista e direttore e, in particolare, sulla sua “opera aperta” Individuum-Collectivum (composta a partire dal 1979 e non ancora conclusa) che rappresenta un’interessante e completa sintesi delle tendenze sopra citate. Scritta in forma di quaderno di lavoro a fogli aperti, essa contiene indicazioni verbali, grafiche e in notazione, volte a far comporre ed improvvisare musicisti competenti oppure principianti, accanto ad altre formulate con l’intento di lasciar riflettere sul valore concettuale di una determinata performance. Oltre alla dimensione artistica, quest’opera rivela anche un profondo valore didattico, tanto sul piano compositivo-esecutivo quanto su quello politico-sociale: l’improvvisazione, infatti, sottintende il paritetico coinvolgimento dei partecipanti e prefigura così un modello sociale fortemente democratico.