Per un’interpretazione retorica del Preludio della Prima Sonata per Violino in Sol minore di J.S. Bach BWV 1001
Abstract
La retorica musicale rappresenta ancora oggi un metodo analitico attuale per la musica barocca? Dopo l‘interesse maturato per la retorica nella prima metà del secolo XX, la musicologia sembrava averla abbandonata subito dopo il secondo conflitto mondiale. Il fiorire della nouvelle rhétorique in area francofona intorno alla fine degli anni Cinquanta permetteva però di ripensare il ruolo di questa disciplina e di estenderla dalla letteratura alle arti visive e nuovamente alla musica.
La retorica ha costituito verso la fine del secolo XX la base per l‘interpretazione del repertorio barocco, per quanto riguarda sia i processi compositivi, sia i criteri esecutivi secondo la prassi storica. Se la retorica ha da un lato permesso di ricostruire la mentalità degli autori e degli interpreti del passato, dall’altro però, come ha affermato Nikolaus Harnoncourt, essa non va assolutizzata, poiché ogni tentativo di ricostruzione storica deve essere inteso soltanto come un processo di avvicinamento a quanto avvenuto nel passato che deve essere ulteriormente interpretato secondo criteri culturali odierni.
Limitandosi alle prospettive del compositore e dell’interprete strumentale, l’articolo propone un’analisi del Preludio della Sonata BWV 1001 per violino solo di Johann Sebastian Bach secondo i trattati barocchi di Joachim Burmeister, Christoph Bernhard e Johann Mattheson e ne individua le figure retoriche nella loro funzione compositiva e nel loro significato affettivo, accanto a possibili suggerimenti per l’interprete strumentale. Successivamente si sottolinea che i criteri retorici barocchi vengono anche utilizzati, sia pure aggiornati ai nuovi linguaggi musicali, nella musica operistica e sinfonica del secolo XIX, ad esempio di Giuseppe Verdi e di Gustav Mahler. Nella musica di avanguardia del secondo dopoguerra, infine, criteri compositivi retorici trovano applicazione fra gli altri nei lavori di Pierre Boulez e Franco Donatoni.
La retorica costituisce pertanto una prospettiva compositiva ed interpretativa ancora oggi attuale, che contribuisce in modo significativo all’interpretazione dei brani.