Schenker, il metodo Kodály e la didattica della musica
Abstract
Lo scritto è volto ad indagare quanto le idee analitiche di Schenker possano incrociare la didattica musicale, prendendo come riferimento il metodo di Zoltan Kodály, centrato sulla vo- calità e sulla coralità. Esso muove dall'idea che, sia nel concetto di improvvisazione di Schenker, fondato sulla sensibilità per l'«Hinter-, Mittel- und Vordergrund», che nel progetto educativo di Kodály, basato sulla pratica della solmisazione, sia centrale la presenza di una facoltà mentale che immagina, memorizza ed organizza i suoni e le loro relazioni. Tale facoltà mentale viene qui definita come tastiera interiore e rappresenta il principio che permette di richiamare spedita- mente alla mente per il tramite della vocalità i suoni musicali, evocandoli con la stessa imme- diatezza e velocità con cui, nell'ambito del discorso verbale, possono essere pronunciate parole, costruite frasi, realizzate intere architetture narrative.
Il continuo confronto fra le idee di Schenker, la didattica kodáliana e la concreta esperienza di insegnamento dell'autore, conduce alla riflessione sull'analogia, dal punto di vista della pro- duzione logico-relazionale, fra musica e linguaggio, e alla considerazione, sul piano vocale-co- struttivo, del rapporto fra continuità tonale e modulazione. Si apre quindi uno spazio operativo in cui teoria, analisi e didattica diventano prospettive di indagine che si illuminano vicendevol- mente e che interagiscono fattivamente nella complessa formazione del musicista.