Ambiguità metrico-ritmica nei balli della Sardegna centro-settentrionale

Autori

  • Marco Lutzu

Abstract

Nella Sardegna centro-settentrionale il ballo veniva, e viene tuttora, accompagnato dal canto a tenore, una forma di polifonia di tradizione orale a quattro parti e quattro voci maschili. Tra le principali caratteristiche di questa pratica musicale troviamo: il testo espresso dalla sola voce solista (sa boghe) accompagnato dalle sillabe non-sense delle altre tre voci (su tenore), il timbro gutturale emesso dalle due voci più gravi (su bassu e sa contra) e il fatto che ogni paese conservi una propria tradizione che si distingue in base alla costituzione
del repertorio, ai timbri, all’organizzazione macrostrutturale, ai movimenti delle parti e all’impiego di determinate sillabe non-sense [Lutzu 2003]. A fronte di queste specificità locali sono presenti, in numerosi paesi, alcuni canti a ballo che colpiscono per la particolare relazione metrico-ritmica tra il solista (sa boghe) e il resto del coro (su tenore). Scopo di questo lavoro è quello di proporre un’analisi di tale relazione.

Pubblicato

2007-12-31

Fascicolo

Sezione

Articoli