Complessità “potenziali” nelle interpretazioni di Aguas de Março di Antônio Carlos Jobim

Autori

  • Enrico Bianchi

Abstract

Il presente contributo illustra l'analisi di uno dei più celebri esempi del genere bossa nova: Aguas de Março di Antônio Carlos Jobim. In primo luogo verrà definito il contesto storico in cui la canzone nasce, unitamente ad alcune considerazioni riguardanti le versioni prese in esame e la descrizione delle caratteristiche degli strumenti analitici impiegati. Infine sarà proposta un’analisi che tenderà a dimostrare come Aguas de Março sia un brano caratterizzato dalla messa in campo di pochissimi elementi, continuamente combinati e reiterati in un discorso musicale solo apparentemente povero e rudimentale. Attraverso la disamina delle micro-­elaborazioni del materiale musicale, si intende porre in evidenza complessità che si celano dietro la relativa semplicità del livello di superficie. Tali complessità – già presenti nella versione originale, seppure in uno stato embrionale – sono da ritenersi “potenziali, in quanto vengono portate pienamente in luce soltanto da successive interpretazioni.

Pubblicato

2006-12-31

Fascicolo

Sezione

Articoli