Organizzazione spettrale, processo e forma in Solo pour deux di Gérard Grisey
DOI:
https://doi.org/10.5281/zenodo.15068254Parole chiave:
Grisey, spettralismo, Solo pour deux, Fibonacci, processoAbstract
La tendenza di Grisey a strutturare le sue composizioni mediante processi deriva da una ricerca di forme musicali che si dispieghino secondo una logica autogenerativa. Proprio in quest’ottica, tuttavia, un brano musicale non può ridursi ad una semplice giustapposizione di processi. In Solo pour deux il compositore torna su un’idea già sperimentata pochi anni prima, ovvero quella di processo unico. Una varietà eterogenea di processi, spesso strutturati mediante la serie di Fibonacci, viene coordinata e indirizzata in questo brano da un «processo unico di accelerazione continua». Lo stesso utilizzo prevalentemente orizzontale della serie degli armonici, pur dettato probabilmente dall’organico ristretto (clarinetto e trombone), può essere visto come una sorta di temporalizzazione di un’entità per sua natura statica come lo spettro armonico. Gli armonici di due serie costruite su due diverse fondamentali, infatti, vengono presentati nel corso del brano uno per uno in senso ascendente o discendente, così che lo spettro armonico stesso viene assunto in quanto tale come materiale compositivo. La ripetizione, pur nella varietà texturale e figurale del brano, di processi simili in forma sempre più contratta, pone il problema di come fermare l’accelerazione, concludendo il brano. Grisey opterà per una sistematica distruzione dei processi stessi, che negherà gli stessi principi organizzativi da cui ha avuto origine il pezzo.
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