I preludi per pianoforte di Olivier Messiaen, tra rigore compositivo ed espressività
Abstract
Gli Huit Préludes di Messiaen fanno uso di tecniche compositive chiaramente identificabili, quali i modi a trasposizione limitata, le note aggiunte, i ritmi non retrogradabili (Messiaen, 1944). Allo stesso tempo, essi sono ispirati a contenuti extramusicali quali la natura, il canto degli uccelli, la matematica e la spiritualità. Alcuni studi si propongono di teorizzarne le tecniche compositive (Gironés, 2008), altri di confrontarne interpretazioni differenti (Chan, 2015). Secondo queste ricerche, l’approccio più frequente consiste nel trattare ciascuno dei suddetti aspetti separatamente: “analisi per l’interpretazione” e “analisi dell’interpretazione” sono considerate prospettive indipendenti. Il progetto Analisi e interpretazione (Baroni et al, 2017) si è proposto di colmare questo divario: Come superare le tradizionali barriere tra analisi ed esecuzione? Come conciliare questi due momenti? La nostra partecipazione, rispettivamente con i ruoli d’interprete e analista, ci ha permesso di rispondere a questi interrogativi per i due preludi di Messiaen Le nombre léger e Instants défunts. In un processo multistadio culminante in due distinte produzioni analitiche e due diverse esecuzioni, ciascun’analisi e ciascun’esecuzione separate da una fase di reciproco confronto e interazione, abbiamo sviluppato una metodologia analitica originale, in grado di mettere in relazione l’analisi della partitura alla produzione e analisi dell’interpretazione facendole scaturire l’una dall’altra. Dal ripetuto confronto tra prima e seconda analisi e prima e seconda esecuzione, abbiamo via via allargato la nostra prospettiva fino a incorporare e integrare tre approcci contrastanti: (i) individuazione dei principali aspetti strutturali della partitura secondo le tecniche analitiche tradizionali (nel caso in esame: Messiaen, 1944); (ii) attribuzione di significati espressivi- evocativi secondo i criteri dell’analisi semiotica e musematica (Nattiez, 1987; Tagg, 1979; Marconi, 1997); (iii) analisi computazionale della partitura e dell’esecuzione (Bisesi et al., 2019; Caron et al., 2019; Lartillot, 2019). Attraverso lo studio delle corrispondenze tra i rispettivi domini, la nostra ricerca ha permesso l’identificazione e la codifica delle principali caratteristiche stilistiche ed espressive del linguaggio di Messiaen, in relazione ai significati ricorrenti nei brani in esame.