Analisi, Teoria e Artistic Research: la dimensione scientifica del procedimento analitico e il suo contributo alla Ricerca Artistica

Autori

  • Egidio Pozzi Dipartimento di Studi Umanistici, Università della Calabria

Abstract

Nella prima parte dell’articolo, dopo alcune considerazioni sul rapporto tra arte e scienza riprese da Music and Literature di Calvin Brown, sono sintetizzate le particolarità e le caratteristiche che dovrebbe avere una ricerca per poter essere considerata scientifica. Ovviamente, nel caso di una esperienza artistica, la chiave di lettura che può provenire da una indagine scientifica non può esaurire l’intera complessità dell’evento; di conseguenza il “procedimento artistico”, anche se specifico della disciplina trattata e caratteristico del singolo artista, spesso presenta ampi margini di diversità rispetto al procedere scientifico.

Nonostante tali diversità, il mondo scientifico e quello artistico hanno sempre avuto delle ampie interrelazioni, soprattutto nel XX secolo. La fase finale di questo lungo processo è costituita dalle affermazioni contenute nel Frascati Manual, un documento riconosciuto in ambito internazionale, nel quale vengono definite le procedure per raccogliere e utilizzare le informazioni sulla ricerca e lo sviluppo nei paesi appartenenti all’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Nell’Edizione 2015 di questo documento, oltre agli apporti provenienti dalle discipline delle scienze naturali e dell’ingegneria, si aggiungono per la prima volta i contributi che possono arrivare da parte delle scienze umanistiche e dalle arti. Nell’articolo vengono descritti i passaggi contenuti nel Manual che riguardano le discipline umanistiche e la ricerca sulle arti e sulla musica, unitamente alle definizioni e alle indicazioni tratte da un altro documento importante per il nuovo settore della Ricerca Artistica: il White Paper, un documento pubblicato sempre nel 2015 dall’AEC (Association Européenne des Conservatoires, Academiés de Musique et Musikhochschulen), contenente i concetti chiavi del nuovo settore.

L’ultima parte dell’articolo è dedicata al contributo dell’analisi e della teoria musicale allo sviluppo della Ricerca Artistica. Nel primo Novecento gli studi e la produzione teorico-analitica di autori come Donald Tovey, Arnold Schönberg, Hugo Riemann e Heinrich Schenker hanno trasformato la disciplina in un vero e proprio settore disciplinare, con competenze specifiche, un proprio statuto, una letteratura approfondita e numerosissime riviste specializzate. Nel corso del secolo e soprattutto negli ultimi decenni gli studi analitici hanno mostrato un particolare interesse verso gli aspetti esecutivi e ciò ha posto le basi per uno strettissimo collegamento tra l’analisi e le pratiche della Ricerca Artistica. Infatti, anche se l’analisi musicale non può essere considerata sempre una disciplina scientifica, il lavoro storico e analitico necessario per arrivare ad una interpretazione personale presenta alcuni elementi che lo avvicinano fortemente ai protocolli di una ricerca scientifica.

Nel settore della Ricerca Artistica, l’interrelazione tra disciplina analitica e prassi esecutiva può fornire all’intero lavoro non solo la dimensione più verificabile, generalizzabile e razionale tipica di un procedimento scientifico, ma anche le strategie e le modalità per una efficace comunicazione dei risultati, un elemento indispensabile in questo settore della ricerca.

Pubblicato

2022-05-04

Fascicolo

Sezione

Ricerca Artistica e Performance Studies