http://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/issue/feedAnalitica - Rivista online di studi musicali2023-08-14T02:17:00+02:00Egidio Pozziegidiopozzi@tiscali.itOpen Journal Systems<p>Analitica è una Rivista online <em>open access</em> edita dal <em>Gruppo Analisi e Teoria Musicale</em> (<em>GATM</em>) e fondata nel settembre 1998 da Giuliano Goldwurm, Susanna Pasticci, Egidio Pozzi e Marco Renoldi. Pubblica contributi legati ai temi della teoria e dell’analisi musicale senza distinzione di genere, periodo storico e area geografica. In particolare, la Rivista è interessata alla promozione dell’analisi come disciplina specifica, intesa nella sua accezione più ampia di strumento di conoscenza finalizzato alla ricerca storico-musicologica con particolare riferimento ai temi dell’indagine stilistica, dell’analisi per e dell’esecuzione, della performance e della ricerca artistica.</p> <p>Lo Staff è formato da analisti, musicologi, interpreti, compositori e docenti e intende sviluppare e consolidare i rapporti non solo con singoli studiosi e con i settori musicologici delle nostre istituzioni, ma anche con i partecipanti alle attività didattiche e scientifiche del <em>GATM</em> e delle altre realtà musicali italiane come fondazioni, enti di ricerca, istituzioni AFAM e Licei musicali.</p> <p>Compito della Direzione e del Comitato di Redazione, composto da studiosi specializzati in particolari ambiti di studi musicali, è quello di assicurare la qualità scientifica dei contributi, proporre temi per il dibattito e coinvolgere nuovi potenziali Autori.</p> <p>Le proposte di contributi, in lingua italiana o in lingua inglese, sono sottoposte a <em>refereeing</em> in forma rigorosamente anonima (<em>double-blind peer review</em>). I contributi sono inizialmente vagliati dalla Direzione e dal Comitato di Redazione, prima di essere inviati a due Revisori che si riservano di valutare il testo al fine della pubblicazione online e di chiedere all’Autore eventuali modifiche, inclusa l’eventuale suddivisione del contenuto in parti da pubblicarsi in momenti successivi nel corso dell’anno. Il parere motivato dei due Revisori viene integralmente comunicato per iscritto agli Autori. Non sono previsti costi di lavorazione per la presa in carico e per la lavorazione degli articoli sottoposti all’attenzione della Rivista.</p>http://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/192Master Universitario di I livello in Analisi e Teoria Musicale2023-08-13T06:07:07+02:00<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Direttore: Marco Targa (Università della Calabria)<br>Direttore artistico e organizzativo: Egidio Pozzi (Università della Calabria)</p> </div> </div> </div>2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/193XX Convegno Internazionale di Teoria e Analisi Musicale2023-08-13T06:11:57+02:00<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>La Società Italiana di Analisi e Teoria Musicale – GATM aps, in collaborazione con il Conservatorio “G. Martucci” di Salerno, organizza il XX Convegno Internazionale di Teoria e Analisi Musicale. Il convegno si terrà in presenza dal 19 al 22 ottobre 2023 presso il Conservatorio G. Martucci di Salerno.</p> </div> </div> </div>2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/190Indice2023-08-13T05:42:04+02:002023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/191Editoriale2023-08-13T05:48:05+02:00Egidio Pozziegidiopozzi53@gmail.com2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/154I concerti solistici di György Ligeti2022-04-21T16:58:36+02:00Mariano Russomariano3004@libero.it<p>La tesi indaga il rapporto di Ligeti con il genere del Concerto solistico, il quale attraversa un periodo di difficoltà nei primi decenni del secondo ‘900, quando il compositore ungherese inizia ad operare. Il lavoro si compone di un’introduzione sullo statuto del Concerto e di quattro <em>focus</em> analitici, uno per ogni Concerto solistico ligetiano, che verteranno, di volta in volta, su un aspetto particolare o su uno o più specifici movimenti del lavoro preso in considerazione, nell’ottica di ottenere, complessivamente, una visione a 360 gradi sul modo di rapportarsi di Ligeti con questo genere. Nello specifico, si tratterà del rapporto tra il solista e l’orchestra nel Concerto per violoncello (Capitolo 1), dei vuoti e dei pieni nel II movimento del Concerto per pianoforte (Capitolo 2), del “tematismo” e dei rimandi intertestuali nel II e nel V movimento del Concerto per violino (Capitolo 3) e dell’uso di oggetti del passato nel Concerto di Amburgo (Capitolo 4).</p> <p>L’approccio che verrà utilizzato, in generale, sarà di tipo analitico-compositivo, cioè si guarderà ai vari parametri della musica con uno sguardo un po’ da compositore, interrogandosi sul tipo di figure utilizzate, sulle relazioni che intercorrono tra di loro, sull’orchestrazione, sull’architettura drammaturgico-formale del brano, sul perché si sia proceduto in un modo e non in un altro e così via.</p>2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/185Intervista a Emilio Capalbo sul suo testo Manuale di armonia pop-rock2023-06-19T12:17:09+02:00Giovanni Vaccagacecchet@gmail.comEmilio Capalbogacecchet@gmail.com<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Emilio Capalbo, diplomato in Organo e Composizione Organistica, insegna Armonia, Contrappunto, Fuga e Composizione presso il Conservatorio di Cagliari. Con il suo allievo Maurizio Marzo ha scritto il libro Manuale di armonia pop-rock (Edizioni Kappabit, 2018), recentemente pubblicato anche in inglese. Il libro è un denso e interessante trattato che si muove in un campo di studi ormai in forte espansione e che sta trovando anche in Italia un crescente spazio editoriale. Gli abbiamo rivolto alcune domande suscitate dalla lettura di questo manuale scritto a quattro mani.</p> </div> </div> </div>2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/178Re-evaluating the collaborative process between Luciano Berio and Cathy Berberian for Sequenza III (1965-66) and its critical reception in North America, the United Kingdom and Australia2023-02-14T12:49:28+01:00Nena Beretinnberetin@phoenixcentralpark.com.au<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>This paper discusses the importance of collaborative projects and the extent of the symbiotic relationship between Luciano Berio and Cathy Berberian for the compositional process and the performance realisation of Sequenza III (for voice, 1965).</p> <p>The twentieth-century scholarly and critical attention of the Berio/Berberian team, however, appears to focus primarily on Berio as ‘the composer’ rather than on the important multidimensional input of Berberian. Drawing on published interviews with Berio and Berberian, this paper analyses the compositional process of Sequenza III to show that the symbiotic relationship depends on Berio’s vocal ideas and, equally, Berberian’s illustration of new vocal techniques. I argue that Berberian was integral in the compositional processes and hence, an equal contributor to the success of this work.</p> <p>Another area of discussion in this paper concerns Berberian’s performance of Sequenza III. It is widely acknowledged that the success of a composer’s work is dependent to a large extent on the talent and the virtuosic attributes of the musician/vocalist in the performance realisation. The teaming of a high-profile composer with a renowned performer ensures optimum press coverage. By the 1960s, Berberian had a reputation (with the press) as a virtuoso of traditional classical vocal repertoire and as a major new music exponent.</p> <p>In realising the ‘cult’ status of Berberian, this paper assesses the critical reception in North America, the United Kingdom, and Australia of her performances to later vocalists including Luisa Castellani. This study shows that in tailoring Sequenza III exclusively to Berberian’s personality, wit, and vocal capabilities present multi-level challenges to subsequent singers.</p> </div> </div> </div>2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/172Roma alla fine del '500, il madrigale, l'invenzione di nuovo diletto2022-12-15T11:05:31+01:00Paolo Teodoripaoloteodori@gmail.com<p>La ricerca è avviata da una memoria del marchese genovese Vincenzo Giustiniani: come noto, negli anni ’20 del Seicento, Giustiniani ricordava che a Roma, sul finire del secolo precedente, si affermò uno stile nuovo del madrigale, la cui «nuova aria et grata» si legava all’uso di alcune «fughe facili e senza straordinario artificio». Anthony Newcomb ha confermato la sostanziale correttezza del ricordo di Giustiniani e ha individuato alcune tecniche contrappuntistiche – nei madrigali soprattutto di de Macque, Marenzio e Giovannelli – che furono in grado di realizzare la semplificazione evocata da Giustiniani; tale semplificazione, secondo lo studioso americano, ebbe l’effetto di incrementare l’importanza dell’armonia, contribuendo all’evoluzione, in questa direzione, dello stile musicale di quel periodo.</p> <p>Tramite l’analisi di un madrigale di Ruggero Giovannelli, il presente studio mette in luce come le connessioni sintattiche del tessuto imitativo potessero essere ottenute anche restando all’interno delle tecniche contrappuntistiche; in particolare, l’uso di suoni persistenti – in rilievo all’ascolto e rilevanti anche con riguardo alle proiezioni cadenzali – riusciva ad aggregare i disegni imitativi, riducendoli all’interno di un unico campo sonoro e favorendo la percezione sintattica del discorso musicale. Il concetto di aggregazione si realizzava quindi sia sul piano armonico (come ha notato Newcomb), che a prescindere da esso.</p> <p>Estendendo lo sguardo al panorama degli autori attivi a Roma in quei decenni, è possibile notare come non tutti avessero aderito alle stesse tendenze. Questo, probabilmente, è da mettere in relazione con le differenti circostanze d’uso del madrigale, che le molte corti della Città pontificia ammettevano al suo interno.</p>2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/177I “tropi” musicali di J. M. Hauer.2022-12-15T11:11:48+01:00Davide Pancettipancetti.davide@gmail.com<p class="p1"><span class="s1"><strong>Abstract:</strong></span></p> <p class="p1"><span class="s1">Questa esposizione di alcuni risultati dell’analisi degli Hölderlin-Lieder di Josef Matthias Hauer (1883-1959) approfondisce il rapporto tra teoria e composizione nel compositore viennese. Sebbene già i suoi primi Lieder (Op.6 e 12) pongano interessanti quesiti è l’irrompere della “teoria dei <em>tropi</em>” nel 1919 che influenza radicalmente la musica di Hauer e pone così nuove problematiche analitiche.<span class="Apple-converted-space"> </span>I diversi cicli di Lieder per pianoforte e voce (Op. 21, 23, 32 e 40) coprono quasi tutto il decennio 1920-1930. Essi si sono rivelati un utilissimo terreno per la comprensione della mentalità compositiva di Hauer poiché rivelano un ventaglio di differenti possibilità dell’utilizzo dei <em>tropi</em>. In questo articolo sono alcuni Lieder dell’Op.21 a esserne d’esempio.</span></p> <p class="p1"> </p>2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicalihttp://lnx.gatm.it/analiticaojs/index.php/analitica/article/view/180I segni dello zodiaco di Alessandro Casagrande. Circolarità e rettilineità2022-12-29T17:20:21+01:00Paola Mauriziinfo@paolamaurizimusicologa.it<div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <div class="page" title="Page 1"> <div class="layoutArea"> <div class="column"> <p>Alessandro Casagrande (1922-1964), noto per il prestigioso Concorso Pianistico Internazionale a lui intitolato dal 1966, è in realtà autore di alcune partiture che meritano di essere annoverate nella storia migliore del Novecento musicale italiano.</p> <p>Aderendo a una sincera volontà di comunicazione, Casagrande riesce a innestare la sua modernità nel solco della tradizione e a esprimere una sua propria personalità in lavori che sono stati apprezzati da importanti critici.</p> <p>Ne I segni dello zodiaco op. 24 per pianoforte, composti nel 1963 e pubblicati postumi nel 1965 da Curci, è evidente la ricerca di un linguaggio nuovo e personale. Linguaggio che – pur fondandosi sull’impiego della tonalità allargata e sull’accostamento di vicende molto contrastanti fra loro, sia armonicamente sia ritmicamente – concorre a un discorso musicale che si impone per chiarezza e fluidità.</p> </div> </div> </div> </div> </div> </div>2023-08-14T00:00:00+02:00Copyright (c) 2023 Analitica - Rivista online di studi musicali